IL GIOCATORE NON VEDENTE PAUL YIOBO INCONTRA IL PRESIDENTE MATTARELLA
«Incontrare il presidente Sergio Mattarella è stata un’emozione grandissima. Ha descritto lo sport come uno strumento per educare e includere. Parole che raccontano la mia storia. È un momento che porterò nel cuore per il resto della mia vita. È un altro sogno che si avvera dopo quello di poter giocare a calcio. Un’opportunità che il Crema ha reso possibile. Ringrazio di cuore il presidente Chicco Zucchi che era al mio fianco nello Stadio dei Marmi», così il 15enne Paul Iyobo che milita nella squadra non vedenti dell’AC Crema 1908.
Alla manifestazione romana, organizzata dal presidente del Coni Giovanni Malagò, c’erano i grandi protagonisti dello sport italiano e i campioni delle discipline paraolimpiche. Il presidente Zucchi e il giocatore nerobianchi, accompagnato dal padre, hanno fatto parte della delegazione guidata dal presidente FISPIC (Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi) Sandro Di Girolamo.
«Io e Chicco siamo partiti in treno – racconta Iyobo – e abbiamo parlato a lungo. Mi ha raccontato del grande amore che prova per la sua città che l’ha spinto a candidarsi e della forte emozione che ha provato la notte del voto. È una persona concreta, capace e disponibile. Ha dimostrato con i fatti che lo sport è un diritto di tutti».
«Paul è un ragazzo pieno di coraggio e di speranza. Devo molto a lui e ai suoi compagni di squadra. Mi ha insegnato ancora una volta quale è il vero significato dello sport: l’uguaglianza delle opportunità e la lotta contro il pregiudizio. Obiettivi che il presidente Mattarella ha ribadito nel suo discorso e che condivido. Per la prima volta dopo 103 anni, un presidente della Repubblica si reca ad incontrare il mondo sportivo. È sempre successo il contrario. Un segnale positivo, di forte apertura, che ho letto come la volontà di dare allo sport il giusto valore nel nostro Paese. È seguendo questo esempio che possiamo costruire tutti insieme una società più giusta e leale»