MAURIZIO BONIOLI, MISTER DEL CREMA NON VEDENTI, PREMIATO DALLA SEZIONE PROVINCIALE DEL CONI
Lunedì 26 novembre, nell’ambito della cerimonia di consegna delle Benemerenze CONI al merito sportivo, che si è tenuta al Teatro Monteverdi di Cremona, il tecnico dell’A.C. Crema 1908 non vedenti è stato premiato dalla sezione provinciale del CONI. Bonioli: «Grande soddisfazione personale, ma il premio è di tutti»
Crema, 29 novembre 2018 – Una targa per celebrare il merito sportivo e morale di un uomo di sport, che ha saputo impartire con successo i valori della pratica sportiva ad una formazione che unisce agonismo, integrazione e condivisione, trionfando in campo e nella vita. Maurizio Bonioli, mister dell’A.C. Crema 1908 non vedenti, è uno dei tecnici ad aver ricevuto, lunedì 26 novembre, nel corso della cerimonia di consegna delle Benemerenze CONI al merito sportivo, che si è tenuta al Teatro Monteverdi di Cremona, il riconoscimento particolare della sezione provinciale del CONI, per “aver saputo trasmettere l’Amore per lo sport e la Convinzione che Volontà, Sacrificio e Determinazione possono conseguire successi di prestigio”. All’evento hanno partecipato diversi esponenti del mondo sportivo e politico cremonese e cremasco. Tra questi: il Presidente regionale del CONI, Oreste Perri, il Delegato provinciale Tiziano Zini, i Fiduciari territoriali, Achille Cotrufo, Fabiano Gerevini e Fabio Tambani, il Consigliere delegato allo sport del Comune di Crema, Walter Della Frera e l’Assessore allo sport del Comune di Cremona, Mauro Platè.
«La targa che mi è stata consegnata rappresenta per me un premio alla carriera» spiega Bonioli. «Dopo anni spesi sui campi da calcio, non avrei mai pensato di vivere così tante soddisfazioni ed emozioni allenando una squadra di non vedenti. Ringrazio di cuore i ragazzi che ogni giorno, conquistando traguardi sorprendenti, non solo sul piano tecnico, ma soprattutto sul piano umano, mi convincono di essere sulla strada giusta. Grazie anche alla società, che mi ha concesso questa straordinaria opportunità. Questo premio, come tutti quelli che abbiamo ottenuto in questo tempo, è di tutti e per tutti». Lo dice con l’umiltà di chi, dopo una vita spesa sui campi da calcio, ha ancora la capacità di stupirsi. «Tutto ciò che mi sta capitando, anzi che ci sta capitando, va oltre ogni aspettativa. Sembra di vivere un sogno: grazie di nuovo a chi ha creduto in noi. Siamo orgogliosi di poter dire la nostra nel panorama sportivo, ma soprattutto di fornire un esempio a quanti si arrendono di fronte alle difficoltà».
Forza di volontà, determinazione, spirito di sacrificio. In una parola sport. Ma non solo, perché Bonioli sa che praticare attività sportiva significa prima di tutto allenare la mente ed il corpo a trionfare nella quotidianità e a tollerare i fallimenti della vita. «Non voglio che i miei ragazzi diventino solo dei bravi calciatori. Al contrario, mi impegno ogni giorno affinché concepiscano davvero lo sport come una palestra di vita. Perché, prima di diventare dei bravi atleti, devono diventare delle brave persone». Poi pensa per un attimo a se stesso e conclude: «Nella vita ho fatto diverse esperienze sportive, ma se c’è una cosa che ho appreso, è che lo sport continua a dare emozioni, solo a chi, nonostante gli anni, ha ancora voglia di imparare. Dunque, voglio continuare a farmi sorprendere dallo sport, ancora per molto tempo».