NON VEDENTI. IL CAPITANO “CINO” BOTTARELLI: «CONTRO IL LECCE MI SONO INFORTUNATO, MA HO CONTINUATO A CORRERE PER SENTIRMI VIVO»

NON VEDENTI. IL CAPITANO “CINO” BOTTARELLI: «CONTRO IL LECCE MI SONO INFORTUNATO, MA HO CONTINUATO A CORRERE PER SENTIRMI VIVO»

Dopo l’infortunio rimediato contro il Lecce nell’ultima partita di Campionato, parla il capitano dell’A.C. Crema 1908 non vedenti, Luigi “Cino” Bottarelli: «Tornerò presto in campo». L’Ac Crema 1908 si prepara alla sfida contro il Liguria Calcio, domenica 16 dicembre al San Luigi

                                                     

Crema, giovedì 6 dicembre 2018 – «Giocare sempre con umiltà, correre, rincorrere e respirare il senso di libertà ed autonomia che solo lo sport concede». È questa la ricetta del successo, rivelata dal capitano dell’A.C. Crema 1908 non vedenti, Luigi “Cino” Bottarelli. «Vincere è l’obiettivo di ogni partita, ma chiedo sempre ai ragazzi di mantenere i piedi per terra, di pensare solo a divertirsi ed assaporare al meglio l’opportunità che ci è stata data».  Il pallone sonoro tra i piedi, le voci delle guide ed un mondo che si apre: «Quando entro in campo lascio la mia vita da cieco e vivo quella di un calciatore, come se il limite non esistesse più. Di colpo, la quotidianità, fatta di bastoni bianchi, ausili di vario genere ed assistenti vocali, viene soppiantata da uno spazio privo di barriere che mi permette di essere me stesso, di essere autonomo, libero. Di sentirmi vivo».

Al fischio d’inizio di ogni partita tutto si azzera. Scarpe allacciate, bende indossate e la sfida ricomincia. Quella contro gli avversari, ma anche quella contro se stessi. «Lo sport mi ha insegnato a correre verso un traguardo e a conquistarlo, oltrepassando gli ostacoli e le paure».  Tra queste, anzitutto, la paura di ferirsi. «Spiace vedere che spesso i ragazzi si privino di un’opportunità meravigliosa per la paura di farsi male. I rischi legati alla pratica di qualsiasi attività sportiva non sono nulla in confronto alla meraviglia che il calcio non vedenti ci consente di vivere».

Lo dice a parole e lo dimostra sul campo, Bottarelli, che durante l’ultima sfida di Campionato, disputata lo scorso 25 novembre contro l’Ascus Lecce, ha giocato tutta la partita con due costole fratturate, all’esito di un contrasto avvenuto nei primi minuti della prima frazione di gioco. «Mi sono fatto male, ma ho continuato a correre. E, finché il corpo me lo consentirà, continuerò a giocare».

Non lo spaventa lo stop imposto di 30 giorni che gli impedirà di essere a disposizione di Mister Bonioli nella prossima partita in casa contro l’A.s.d. Liguria Calcio Non Vedenti, prevista per domenica 16 dicembre. «Sono certo che i miei compagni faranno comunque un ottimo lavoro: l’A.C. Crema non vedenti non vince grazie alle eccellenti prestazioni di uno, ma grazie all’immenso sacrificio di tutti». Anche dei meno esperti, che, però, si stanno facendo le ossa: «Sono estremamente contento del lavoro svolto dai nuovi innesti. Ma sono ancora più felice che domenica 16 dicembre potranno giocare. Perché non vi è occasione migliore di una partita per confrontarsi e crescere».

Per domenica 16 dicembre al Centro Giovanile San Luigi, si prospetta dunque una sfida da non perdere. Condivisione, integrazione e sano agonismo scenderanno in campo per uno spettacolo che riempirà i cuori di gioia. Se non quelli del pubblico, sicuramente quelli dei calciatori e quello di Bottarelli in particolare, anche se dovrà vivere l’emozione dalla panchina: «Ci tengo a ringraziare di cuore la società nerobianca. In 12 anni di carriera, non ho mai trovato un ambiente così accogliente ed organizzato. I nostri successi, in campo e nella vita, sono anche merito dell’A.C. Crema 1908».

 

luigi bottarelli