INTERVISTA A MR DOSSENA

INTERVISTA A MR DOSSENA

L’amichevole contro la primavera del Brescia finisce 2 a 2. L’intervista a mister Dossena: «Squadra sta lavorando duramente, il 5 gennaio siamo a Ciliverghe per dare battaglia. Il Crema? Grande società, felice di essere qui»

Finisce 2 a 2 allo stadio comunale di Pizzighettone tra il Crema e la Primavera del Brescia. Un match che ha visto i nerobianchi provati dal regime dei doppi allenamenti, mattutini e pomeridiani, annunciati e voluti da mister Dossena. Bene il primo tempo, meno il secondo soprattutto a causa di un calo fisico. Al 4’ è il Brescia ad andare in gol su rigore con il regista Ruocco. Pareggia il Crema al 37’ con Pagano ma raddoppiano gli avversari con Torchio. Al 73’ Corioni sigla dal dischetto e sancisce il 2 a 2 finale. Ecco che cosa ci ha detto mister Dossena nell’intervista (foto di Giulio Giordano).

Una breve pausa e poi subito al lavoro.
«Ho incrementato il ritmo e l’intensità. C’è stata una crescita graduale. Dopo la settimana di riposo ho accelerato. Era nel piano che ho stilato al momento dell’ingaggio. Ho atteso perché c’era un lavoro importante da fare sulla tenuta mentale che rappresentava la priorità davanti ad una serie prolungata di risultati negativi. Poi abbiamo sdoganato i tre punti contro la Savignanese dove si è visto il carattere più del gioco. Ora si lavora parecchio. Non lo nego».

Come interpreta il pareggio contro la primavera del Brescia?
«Avevano più gamba di noi. E più freschezza. Noi eravamo frenati dal carico di lavoro eccezionale. Ho voluto appositamente mettere in difficoltà la squadra per costringerla ad una reazione e ad avere mordente. Ho visto cose positive e altre un po’ meno. Ci sono ancora lacune nella difesa a quattro. Non è stato un passaggio indolore. Ma ne ero consapevole. Bisogna apprendere in fretta le nuove nozioni. Le potenzialità per raggiungere l’obbiettivo ci sono».

Le cose che hanno funzionato?
«Di buono ho visto l’atteggiamento: una pressione alta che deve indurre in errore l’avversario. Il gruppo mi è sembrato combattivo. I tre punti conquistati nell’ultima partita hanno fatto bene a tutti incoraggiando il morale. Avevamo bisogno di vincere».

E domenica 5 gennaio c’è il Ciliverghe.
«È un gruppo affamato e in cerca di riscatto. Stanno sperimentando soluzioni capaci di portare punti: il 4-2-4, il rombo e la difesa a tre. Sono segnali di difficoltà ma anche di dinamismo e spirito volitivo. Hanno due nuovi innesti. La mia convinzione è che ci aspetta una battaglia durissima sotto l’aspetto mentale, fisico e tattico. Dobbiamo prepararci al meglio».

Il mercato invernale del Crema?
«Nel reparto arretrato abbiamo guadagnato centimetri e fisicità con Misimovic che viene dal Milano City. Davanti stiamo valutando tre profili. Ma è evidente che per il girone di ritorno avremo un organico più solido e agguerrito».

Ciliverghe: la meta è non farsi risucchiare dai playout.
«Nel breve termine sicuramente. Ma dobbiamo avere una prospettiva più ampia. Dobbiamo avere la forza di risalire. Partita dopo partita. Il Ciliverghe, ne sono sicuro, lotterà su ogni pallone. Dobbiamo prenderli alti e ambire ad un gioco totale per lanciare nella manovra tutte le nostre risorse. A Savignano non ci siamo riusciti. Contro il Ciliverghe dobbiamo farlo e credo siano decisivi i prossimi giorni per costruire il match nel modo per noi più utile e favorevole».

Dalla Serie A alla Premier League. Ora la guida del Crema. Come si trova?
«Una società seria che guarda al futuro. Un ambiente dove si lavora bene e dove il dialogo con i vertici è garantito e solidale. In questo modo c’è la possibilità di creare sintonia ed elaborare progettualità importanti. Sono felice di essere qui e voglio dare il massimo».

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