Calcio dilettantistico e giovanile, il protocollo anti-Covid di FIGC e LND

Calcio dilettantistico e giovanile, il protocollo anti-Covid di FIGC e LND

Le Linee Guida “Modalità di svolgimento degli allenamenti per gli sport di squadra” (pubblicate a cura dell’Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio il 20 maggio, in attuazione del DPCM 17 Maggio 2020), hanno rappresentato il presupposto per la ripresa dell’attività degli sport di squadra. Per la loro attuazione e in conformità ad esse, le Federazioni Sportive Nazionali (FSN), e di conseguenza la FIGC, erano state chiamate ad adottare, per gli ambiti di rispettiva competenza e in osservanza della normativa in materia di previdenza e sicurezza sociale, appositi protocolli attuativi, con norme di dettaglio per tutelare la salute di atleti, gestori degli impianti e tutti coloro che, a qualunque titolo, frequentano abitualmente i siti ove si svolgono tali attività.

Il miglioramento della situazione epidemiologica e l’accresciuta capacità del nostro SSN di individuare e circoscri- vere eventuali focolai hanno quindi portato a prevedere una graduale ripresa degli allenamenti collettivi e delle attività sportive di contatto, di base ed agonistiche, organizzate in ambito dilettantistico e giovanile (nelle sue diverse discipline) e, in una prospettiva temporale più ampia, anche la ripresa delle rispettive competizioni sportive (Tornei e Campionati). In considerazione di ciò, la FIGC propone oggi un nuovo Protocollo attuativo, elaborato:

  • sulla base dell’attuale quadro normativo nazionale e dei provvedimenti integrativi emanati dalle Autorità Regionali, rimanendo queste cogenti e susseguenti ai provvedimenti governativi e alle leggi dello Stato, fonti primarie di riferimento;
  • nel rispetto delle norme e dei regolamenti della FIGC e delle normative sportive nazionali e internazionali per quanto di competenza.

In virtù delle indicazioni già precedentemente in vigore, alla data odierna la quasi totalità delle Regioni ha autoriz- zato lo svolgimento degli sport di squadra di contatto e tali attività a carattere “ludico-volontario” (non organizzate da FSN o Enti di Promozione) sono realmente svolte su quasi tutto il territorio italiano. I partecipanti ad esse non sottostanno a ulteriori provvedimenti specifici volti a ridurre il rischio di contagio da SARS-CoV-2, diversi da quelli indicati dai Decreti governativi: autocertificazione (per l’accesso agli impianti), distanziamento sociale e norme igienico-sanitarie (lavaggio mani, DPI, etc.).

Alla luce di quanto precede, vista l’importanza della ripresa sportiva, sul piano sociale e su quello della salute psico-fisica di tantissimi individui, a cominciare dai più giovani, appare ragionevole proporre un apposito Protocollo per la tutela sanitaria e la prevenzione del contagio da SARS-CoV-2 tramite:

1) Autocertificazione (come per la popolazione generale);

2) Certificato d’idoneità medico-sportiva agonistica/non agonistica (obbligatorio e specifico dei tesserati);

3) Rispetto rigoroso delle norme igienico-sanitarie di prevenzione da parte delle Società Sportive, adegua- tamente informate/formate e sottoposte a controlli da parte della FIGC/LND/SGS;

4) Attività di informazione/formazione nell’ambito delle Società Sportive ad opera di educatori sportivi, dirigenti, tecnici, medici e genitori nei confronti degli atleti, al fine di migliorarne costantemente i livelli di co- scienza dei rischi connessi alla trasmissione delle malattie infettive e in particolare della SARS-CoV-2. Grande attenzione sarà data alla corretta attuazione delle norme di prevenzione primaria/secondaria anche fuori dal “campo di gioco”, a difesa, salvaguardia e valorizzazione del bene primario, rappresentato dalla loro attività sportiva.

A ciò si aggiungeranno procedure integrative (test sierologici/molecolari prima della ripresa) per i calciatori che svolgono attività dilettantistica/giovanile a carattere nazionale o nell’ambito delle rappresentative e selezioni territoriali nelle fasi a carattere nazionale e/o su base volontaria in relazione anche alle necessità ed evidenze rappresentate dalla evoluzione della situazione epidemiologica nelle singole regioni. Tali procedure aggiuntive appaiono possibili in relazione al numero nettamente inferiore (nell’ordine delle migliaia) rispetto al totale dei tesserati FIGC dei soggetti potenzialmente interessati.

Il Protocollo intende fornire indicazioni tecnico-organizzative e sanitarie per la ripresa delle sessioni di allenamento collettivo, delle attività sportive di contatto, di base ed agonistiche dei calciatori/calciatrici dilettanti, giovani e delle attività paralimpiche e sperimentali relativamente ad ogni componente, categoria, settore, senza alcun as- sembramento al di fuori del campo di gioco, e in campo compatibilmente con i regolamenti sportivi, nel rispetto dei principi fondamentali e delle norme igieniche generali e di distanziamento sociale emanate dal Governo in relazione all’emergenza epidemiologica. Esso vuole essere anche fonte di informazione e formazione al fine di ridurre, per quanto possibile, il rischio di contagio/trasmissione del virus SARS-CoV-2, tanto per la salute individuale che per quella pubblica, compatibilmente con lo svolgimento delle attività specifiche del calcio.

(Il documento PDF con tutti i dettagli e le informazioni al seguente link: https://www.figc.it/media/123546/protocollo-dilettanti_def1-clean.pdf)

 

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